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Data la preminente posizione centrale occupata dal naso nel viso, le fratture della piramide nasale sono tra le più frequenti nel caso di traumi al volto. Possono verificarsi isolatamente oppure coinvolgere le altre ossa del III medio.  In rapporto alla sede, si distinguono fratture delle ossa nasali e/o del setto.

Diagnosi

I segni più frequenti sono epistassi anteriore o posteriore (importate è l’esplorazione del rinofaringe), infossamento e/o deviazione laterale della piramide, disturbi funzionali con difficoltà alla respirazione (spesso con comparsa o peggioramento dei disturbi respiratori del sonno), dovuta alla deviazione settale, al collasso della piramide nasale o al formarsi di ematomi settali che, se non tempestivamente ed opportunamente drenati, possono portare la temibile complicanza ascessuale.
Nelle fratture isolate per la diagnosi sono sufficienti indagini tradizionali (RX ossa nasali), mentre per quelle che coinvolgono anche le ossa del III medio il principale esame radiografico da eseguire è la TC in scansioni assiali e coronali con ricostruzione 3D.

Terapia

Le fasi del trattamento sono la riduzione delle ossa proprie del naso e la loro stabilizzazione con lo split nasale, seguiti da tamponamento nasale anteriore bilaterale (assai raro è il ricorso al tamponamento nasale posteriore). Solitamente, i tamponi vengono rimossi a distanza di 4 giorni circa e lo split nasale a distanza di circa 7 giorni.