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La regione interessata da questa tipologia di traumi è costituita dall’osso frontale che prende parte alla costituzione del seno frontale (parete anteriore e posteriore del seno frontale) e del tetto orbitario. Le fratture di queste ossa riconoscono solitamente traumi diretti ad alta energia (l'esempio classico è quello dell'incidente automobilistico in assenza di cintura di sicurezza).

Diagnosi

I segni più frequenti sono edema ed ecchimosi periorbitaria, talvolta associati a ptosi palpebrale. Alterazione della morfologia del III superiore della faccia con depressione della regione frontale e lacerazione dei tessuti molli. Importanti complicanze delle fratture delle ossa frontali possono essere l’esoftalmo, la pneumo-orbita, il pneumoencefalo e le fistole liquorali, che possono associarsi ad altri temibili complicanze come meningiti o encefaliti o, ancora, a Sindrome della fessura orbitaria superiore (paralisi III, IV, VI nervo cranico) e Sindrome dell’apice orbitario (perdita cuta del visus). Il principale esame radiografico da eseguire è la TC in scansioni assiali e coronali con ricostruzione 3D della regione fronto-orbitaria.

Terapia

Le fasi del trattamento comuni ad ogni frattura sono l’esposizione delle rime fratturative, la riduzione, ossia il ripristino della corretta posizione spaziale dei monconi fratturati, e la sua stabilizzazione con placche e viti in titanio.